EXPAT
Non c’è verso di scrivere.
Non c’è verso da scrivere.
Ora che la mia vita sta prendendo la rotta del deserto.
Quello vero, il Sahara, che mi chiama da quando ero bambina e col phon puntato sulle mani immaginavo il Ghibli, e il vuoto e la luce e le notti gelate e piene di stelle.
Ce ne stiamo andando, ci chiameranno expat , ma so che in qualche modo, sto tornando a casa.